bdsm
Lisa

25.03.2024 |
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"Tornai a casa provato ma felice, finalmente avevo realizzato un sogno, avevo trovato una vera Padrona..."
Siamo agli albori del nuovo millennio e fu in un locale che organizzava uno dei primi eventi a tema S/M a cadenza mensile che la conobbi. Era arrivata con l'amico Giovanni, un simpatico ragazzo romagnolo conosciuto nell'ambiente, che me la presentò. Non mi colpì particolarmente al primo impatto, era una ragazza non molto alta, capello rosso tinto, due begli occhi azzurri, tutto sommato abbastanza carina, ma non si capiva se fosse lì per curiosità oppure per reale interesse. Il suo abbigliamento non rivelava, nel caso fosse stata interessata al genere del party, se fosse una dominante oppure una sottomessa, mentre la maggioranza dei partecipanti erano ben riconoscibili nei loro ruoli. Così che, dopo la breve presentazione , io mi immersi nell^atmosfera della festa cercando soprattutto di conoscere qualche Mistress, essendo il mio ruolo quello di slave ed il mio look non lasciava dubbiPraticamente la persi di vista fino al termine dell'evento, perché lei se ne era stata un poco in disparte ad osservare quel che succedeva e così la rividi solo verso la fine per i saluti.
Qualche giorno dopo chiamai Giovanni e parlando del più e del meno gli chiesi di quella ragazza. Con mia sorpresa Giovanni mi disse che era una Mistress e che non aveva mai partecipato prima ad un evento (in verità allora erano ancora piuttosto rari) per cui si era limitata ad osservare per rendersi conto di come fossero e se fossero di suo gradimento. A quel punto mi venne spontaneo di chiedere a Giovanni se avesse già uno schiavo e Giovanni mi rispose che lo stava cercando. Il mio interesse per quella ragazza subì subito un^impennata e dissi all'amico che poteva darle il mio numero. Lisa non si fece attendere e mi chiamò la sera dopo e non nascondo che mi fece un grande piacere. Al telefono dopo i primi convenevoli, Lisa venne subito al punto e mi spiegò come doveva essere il suo slave e che comunque avrei dovuto sostenere un periodo di training. Accettai di buon grado ogni suo punto, l'idea di avere una Padrona fissa mi piaceva molto, sarebbe stata una nuova esperienza per me che ero abituato a rapporti occasionali con le Mistress che incontravo ai party a cui partecipavo.
Dopo qualche giorno ci accordammo e presi un giorno dal lavoro per andare da lei. Mi accolse a casa sua molto normalmente mentre io nei cento chilometri fatti per arrivare da lei me la immaginavo con una mise da dominatrice o chissà che cosa. Dopo qualche minuto dove ci presentammo un pochino meglio raccontando qualcosa di noi, quando le mie risposte le fecero capire che ero realmente convinto di voler essere suo, la sua espressione cambiò e mi fissò negli occhi intensamente, quasi penetrandomi. Anche la sua voce, fino a quel momento piuttosto dolce col suo accento lombardo, si fece più dura. Con un comando secco mi ordinò di mettermi in ginocchio e di tenere lo sguardo basso . Sentii il suo piede sulla mia nuca spingermi verso l'altro piede, istintivamente lo baciai mentre la pressione aumentava quasi mi volesse schiacciare. Mi tenne così per un paio di minuti poi allentò la pressione e mi ordinò di alzarmi e di spogliarmi nudo. Eseguii cercando di essere il meno goffo possibile e quando fui completamente nudo e imbarazzato per l'eccitazione che non potevo nascondere mi fece inginocchiare di nuovo e mi serrò la testa tra le sue cosce sotto la gonna. Non portava le mutandine ed il suo sesso emanava un odore intenso, era molto eccitata anche lei." Respira, annusa l'odore della tua Padrona, ti deve entrare nel cervello e non ti azzardare a leccare senza il mio permesso!" Mi teneva saldamente tra gambe mentre io mi inebriavo del suo odore. Intanto sentivo sulla schiena qualcosa che disegnava dei ghirigori...era la punta del suo frustino che ben presto avrei assaggiato. Infatti allentò la presa e mi ordinò di girarmi. Sentii la sua mano accarezzarmi le chiappe esposte e una sferzata improvvisa che mi fece inarcare la schiena. "Tieni il viso contro il pavimento e alza il culo schiavo! E quando ti bacio con il frustino ringrazia!". Obbedii senza fiatare e rigraziai ad ogni colpo,mentre la sua mano dopo ogni frustata passava sulla mia pelle per sentire il calore ed i segni che si gonfiavano. Dopo una decina di frustate sento Lisa dire: " Ho dimenticato qualcosa non ti pare schiavo?" "Non saprei Padrona" risposi. Lisa fece un risolino e mi ordinò di non muovermi mentre andava nell'altra stanza. Dopo pochi secondi tornò e sistemò la sedia dietro di me per sedersi. Sentii la sua mano accarezzare i glutei e poi un dito scorrere nella fessura per indugiare sul buchetto provocandomi un certo piacere. Poi qualcosa di freddo e scivoloso il suo dito che pian piano penetrava per lubrificare lo stretto ingresso. Finita l'operazione, molto piacevole devo ammettere, sento un oggetto duro farsi strada dentro di me e il mio ano allargarsi sempre più fino a farmi un po male , poi con mio sollievo sento il buco rinchiudersi,. "Ecco così mi piace di più!" Disse Lisa soddisfatta dopo aver inserito il plug ed io non potei far altro che ringraziarla. Seguì un'altra serie di frustate che mi dipinsero il culo di strisce rosse per poi finire l'opera con il paddle in modo da uniformare il colore del sedere. Visibilmente soddisfatta ed eccitata Lisa mi fece sdraiare sulla moquette del pavimento e si spogliò. Con un sorrisino furbo si mise in piedi sopra di me, mentre io ammiravo la Padrona nuda per la prima volta il mio cazzo tornava a farsi vivo dopo che la frusta aveva spento l'iniziale eccitazione. Lentamente Lisa scese e si accomodò sul mio viso, la sua fica era bagnata ed emanava un intenso profumo di femmina. Sfregò le sue labbra bagnate sulla mia bocca, ma non osai tirar fuori la lingua come avrei voluto per assaggiare il suo nettare . "Bravo schiavo che aspetta il mio ordine, ora puoi avere questo onore, leccami!" Era musica per le mie orecchie e cominciai a lavorare di lingua gustando il suo sapore cercando di darle il massimo del piacere. Non fu facile ,ma quando con un profondo sospiro il suo orgasmo esplose nella mia bocca fu come toccare il cielo con un dito.
Adesso Lisa mi sembrava bellissima mentre si dimenava godendo sopra di me mentre l'orgasmo a poco a poco si spegneva. La ripulii golosamente con la mia lingua poi lei si alzò, ma con un cenno mi ordinò di restare dov'ero, si assentò un attimo per tornare con due candele mentre io la guardavo con un'eccitazione che mi pareva di scoppiare. Dopo aver acceso le candele le sistemò su piatto di fianco a me, poi impugnò il mio cazzo duro come il marmo e lentamente se lo fece scivolare dentro la sua figa ancora bagnatissima. Mi fissò con uno sguardo severo: "Guai a te se osi venire!" disse mentre con un movimento lento cominciava a scoparmi. Trattenere l'orgasmo per me fu un vera impresa ed ogni tanto dovevo supplicarla di fermarsi o sarei crollato miseramente. Ma Lisa sapeva il fatto suo e prese le candele che iniziavano a colare facendomi cadere le gocce bollenti sui capezzoli , mentre continuava a danzare sul cazzo che pulsava nel disperato bisogno di eiaculare. Dopo un tempo che non saprei definire tra piacere dolore e orgasmi negati, Lisa venne di nuovo e dopo un'ultima colata di cera si alzò soddisfatta e con benevolo sorriso mi fece un complimento che dette una gioia immensa e poi mi disse che come premio avevo meritato di godere. Mi prese il cazzo in mezzo ai piedi e cominciò una sega che in breve tempo mi fece impazzire e cominciai a schizzare come una fontana, imbrattando i suoi piedi col mio sperma, ma come finì il mio orgasmo l'ordine fu perentorio e con la lingua ripulii i suoi piedi ingoiando il mio stesso seme. Tornai a casa provato ma felice, finalmente avevo realizzato un sogno, avevo trovato una vera Padrona.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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